I trampolini elastici sono una parte obbligatoria della maggior parte dei parchi giochi. Negli ultimi anni saltare sul trampolino è uno dei divertimenti più popolari, la possibilità di imitare il volo piace sia agli adulti che ai bambini. Però tante persone non si rendono conto che questo è un tipo di sport estremo. Saltare sul telo del trampolino richiede qualche preparazione e rispetto delle norme di sicurezza, altrimenti si rischia di farsi male. Spesso un comportamento errato sulla giostra diventa la causa dei traumi alla schiena e alla colonna vertebrale.
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Cause dei dolori alla schiena
I salti verticali apportano troppo carico sulla colonna vertebrale. Mentre il salto in lungo assomiglia un po’ ad un passo grande, quindi è più normale per i muscoli e le ossa, il salto in alto non è normale per un essere umano. Ad un certo punto un organismo non abituato a quel tipo di sollecitazione rischia di non poter sopportarle. Durante i salti la colonna vertebrale si allunga, e poi nel momento dell’atterraggio si restringe bruscamente. Di seguito i dischi intervertebrali a volte non sono in grado di fare il loro lavoro e sulle vertebre appare una fessura o qualche altro problema (come un nervo schiacciato, ad esempio). Le zone che soffrono di più sono l’osso sacro e il lombo.
I dolori iniziano se:
- l’atleta principiante prima aveva uno stile di vita sedentario, ha un fisico debole;
- compie i trucchi in maniera errata, non ascolta il suo istruttore oppure non ce l’ha;
- non ha padroneggiato la tecnica corretta dell’atterraggio;
- cadendo ha sbattuto forte sul telaio oppure sul telo da salto.
Non tutti i tipi di trauma riguardano la colonna vertebrale. Spesso accade lo stiramento della schiena accompagnato dei dolori sotto le scapole oppure nei fianchi.
Impatto dei salti sui muscoli della schiena nei bambini
I salti, essendo un tipo di allenamento, rinforzano la muscolatura. Grazie agli esercizi fisici le articolazioni deboli del bambino diventano più forti, sane e resistenti. Si riduce il rischio di osteocondrosi, si migliora la coordinazione dei movimenti, la circolazione del sangue ed il metabolismo. Durante i salti le fibre muscolari ottengono delle microlesioni, più tardi esse vengono sostituite da quelle nuove rendendo il tessuto molto più forte e resistente. Il bambino nemmeno si accorge di questi cambiamenti. È solamente importante rispettare le regole seguenti:
- allenarsi sotto controllo degli adulti;
- non fare monellerie sul trampolino;
- nel caso delle malattie delle ossa, problemi vascolari, muscoli e qualche altra patologia, gli esercizi sul trampolino sono controindicati.
A seconda dello stato della salute del bimbo una porzione di allenamento non deve superare i 40 minuti per evitare degli stiramenti. Si può iniziare a provare i salti pochi minuti al giorno già a partire di 1,5 anno sotto la supervisione degli adulti.
Impatto dei salti sui muscoli della schiena negli adulti
Il pilastro del corpo è la colonna vertebrale, mentre quest’ultima viene appoggiata alle fibre muscolari della schiena. I salti rinforzano la muscolatura, quindi:
- le persone anziane riescono a tenere meglio l’equilibrio;
- i muscoli si distendono e si restringono, aumenta la loro flessibilità che si perde con gli anni del lavoro sedentario;
- durante i salti si attenua l’80% del colpo visto che la superficie per l’atterraggio è morbida, quindi non esiste lo stesso carico come ci può essere durante la corsa o allenamento sulle superfici dure;
- a seconda del parere del proprio medico, si può utilizzare il trampolino elastico anche dopo i traumi.
È interessante sapere che dopo il volo nello spazio, gli astronauti perdono fino al 15% del tessuto muscolare. A loro viene proprio indicato allenarsi poi sul trampolino elastico dopo il ritorno per restituire le perdite nel corpo. Inoltre, i salti hanno l’impatto benefico sul sistema linfatico e cardiovascolare, favoriscono la perdita del peso.
Situazioni quando i salti sono controindicati
Oltre all’effetto positivo dell’allenamento sul trampolino, è possibile anche aggravare le patologie già presenti, per cui non si può usarlo nei casi seguenti:
- osteocondrosi cronica;
- malattie delle ossa, osteoporosi;
- tachicardia con la pressione bassa;
- diabete;
- i vasi sanguigni deboli, tromboflebite;
- le malattie delle vie respiratorie (asma, tubercolosi);
- il cuore debole (occorre chiedere consiglio al cardiologo);
- malattie oncologiche.
In alcuni casi è consentito saltare, però si deve per forza prima farsi visitare dal medico curante per confermare la possibilità di saltare.
È vietato saltare alle donne in gravidanza. I salti provocano la contrazione dell’utero quindi possono causare la perdita del feto.
Nel caso di raffreddore è consigliato aspettare la guarigione completa.
Che cosa fare se la schiena già fa male?
Dovete trovare l’origine dei dolori e rivolgervi all’istruttore. Se si sente l’indolenzimento poco sotto le scapole, è probabile che ci sia lo stiramento dei muscoli. L’intensità del dolore farà capire quanto grave è il trauma. Questi stiramenti spesso non apportano nessun pericolo e passano in pochi giorni. Il caso più raro è l’intorpidimento alle articolazioni e dolore forte – questo è il segno che la schiena è rotta.
Primo soccorso
Appena sentite le prime sensazioni dolorose dovete subito rivolgervi all’istruttore. Spiegate il tipo del dolore, riprendete fiato, riposate un po’. Se continuando i salti i dolori non passano, è consigliato prima prepararsi per l’allenamento, e poi riprenderlo più tardi. Probabilmente a causa della preparazione fisica bassa la muscolatura si è indebolita e prima si devono riscaldare i muscoli. Per questo scopo sarebbe ottimo mettersi a nuotare oppure praticare gli esercizi cardio in palestra.
Automedicazione
Innanzitutto, l’automedicazione è sempre sconsigliata. Se sapete di sicuro il motivo per cui sono iniziati i dolori e avete già l’esperienza nel curarli, allora sarà sufficiente massaggiare la zona dello stiramento con una pomata riscaldante. A casa si può rimanere un po’ nella vasca con l’acqua calda per riattivare la circolazione del sangue, rilassare i muscoli e ripristinare il loro funzionamento regolare. Volendo si può fare qualche visita dal massaggiatore professionista.
Quando è obbligatorio rivolgersi al medico, che cosa può esaminare e prescrivere
Rivolgersi al medico è obbligatorio quando è alterata l’integrità delle vertebre. Ecco i sintomi che richiedono il trattamento professionale urgente:
- la sensazione dei dolori forti e bruschi nella schiena;
- i dolori sono continui durante gli esercizi, dopo aver finito l’allenamento, durante la notte;
- si è ridotta la sensibilità delle articolazioni, si sente anche l’intorpidimento;
- il dolore alla schiena è apparso dopo l’atterraggio errato sul telo da salto;
- la persona è svenuta durante l’allenamento.
Le fessure che appaiono dopo i salti sul trampolino elastico si chiamano la frattura vertebrale da compressione. La cura di questa malattia non è complicata però molto durevole.
- Bisogna escludere praticamente tutti i movimenti del corpo.
- Si mette un busto speciale da fissaggio che riduce al minimo la mobilità della colonna vertebrale.
I medici utilizzano i metodi seguenti del trattamento della frattura da compressione:
- Vertebroplastica. Con un speciale ago in metallo si fa un micro taglio dei tessuti, dopo di che nella vertebra fratturata viene iniettato il cemento osseo. Per tenere sotto controllo tutto il procedimento dell’intervento si usa il microscopio. Già due ore dopo la procedura il paziente può cominciare a muoversi con prudenza. Nel caso di osteoporosi questo tipo di trattamento è vietato. Esso è considerato sicuro ed efficace, si usa nei 90% dei casi della frattura vertebrale dai medici europei.
- Cifoplastica. Ha un procedimento simile, si distingue solamente per l’uso di un palloncino mediante il quale viene iniettato il cemento. L’intervento è abbastanza durevole, da 40 minuti in poi ed ha qualche controindicazione.
Quel è il modo corretto per saltare ed evitare i dolori alla schiena
Ci sono delle regole che vanno rispettate:
- per andare in palestra indossate un abbigliamento comodo, togliete tutti i gioielli prima di iniziare gli esercizi, svuotate le tasche;
- togliete le scarpe, dovete saltare a piedi nudi o con i calzini;
- prima di iniziare i salti, preparatevi con gli esercizi sciogli muscoli;
- su ciascun trampolino elastico salta solo una persona;
- vicino ai principianti ci deve sempre stare un istruttore;
- non cercate di compiere dei trucchi complicati senza prepararsi ed esercitare gli elementi nuovi;
- durante gli esercizi il corpo deve essere teso, non rilassatevi, i muscoli devono rimanere sempre in tono;
- atterrando piegate leggermente le ginocchia, atterrate su tutto il piede.
La tecnica di atterraggio
È molto importante sapere atterrare in modo giusto. Evitate di finire sui bordi del trampolino, sono più duri rispetto al telo da salto, quindi si può ottenere qualche trauma più grave. Esistono due metodi principali di atterraggio che usano gli atleti.
Atterraggio sulla pancia. Si può esercitare questo tipo da diverse posizioni.
Variante 1:
- mettetevi a 4 zampe e dondolatevi leggermente sul trampolino;
- saltate qualche volta in questa posizione;
- allungate contemporaneamente sia le gambe che le braccia;
- in tal modo atterrerete con la pancia sotto, dovete alzare un po’ la testa per evitare di sbattere il viso al telo.
Variante 2:
- stando in piedi inclinatevi in avanti, abbassate le braccia giù lungo le gambe;
- rimbalzate un po’ e fate un paio di salti mantenendo la stessa posizione;
- mentre in aria raddrizzate contemporaneamente sia le gambe che le braccia;
- atterrate sulla pancia alzando un po’ la testa.
Variante 3:
- rimanete in piedi con la schiena dritta, le braccia lungo il corpo, rimbalzatevi un po’ e fate un paio di salti;
- alzate le braccia ed allungatele in avanti;
- mentre in aria mettetevi a 4 zampe ed allungate completamente il corpo, le gambe dritte, le braccia lungo la testa;
- atterrate sulla pancia.
Ciascuna di queste combinazioni insegna come atterrare sulla pancia in modo corretto da qualsiasi delle posizioni in cui ci si può trovare durante gli esercizi. La regola principale dice di non utilizzare le mani per atterrare ed evitare di sbattere il viso al telo da salto.
- saltate in piedi tenendo le braccia libere lungo il corpo;
- cadendo sulla schiena alzate la testa in modo tale che il mento sarà appoggiato sul petto;
- incrociate le braccia al petto;
- piegate le ginocchia ed alzatele in alto;
- completate l’atterraggio sulla schiena fino a che il trampolino si fermerà completamente.
In questa posizione di atterraggio la sollecitazione sulla colona vertebrale sarà minima, in più la testa e le articolazioni sono protette dalle fratture. Si può anche atterrare sul fianco, bisogna farlo nella stessa posizione raggruppando il corpo teso affinché i muscoli possano proteggere le ossa nel momento in cui si tocca il telo.
Se state appena iniziando il vostro percorso di allenamento sul trampolino elastico, la prima cosa che dovete fare è imparare ad atterrare in modo corretto, questo vi proteggerà dagli eventuali traumi e vi renderà più sicuri di voi stessi durante gli esercizi.